
Nato a Napoli nel 1974, Gianluca De Leo cresce a Portici, proprio all’ombra di quel Vesuvio che tanta influenza avrà sulla sua pittura. Lì si diploma presso il Liceo Scientifico cittadino e successivamente si laurea in Economia all’Università Federico II di Napoli. Nei primi anni duemila si trasferisce a Roma dove tuttora vive e lavora.
Cinefilo, viaggiatore onnivoro e blogger, si avvicina all’arte moderna e contemporanea prima come semplice appassionato, poi come collezionista ed infine come pittore. Completamente autodidatta, nei suoi quadri condensa le sue passioni pittoriche (astrazione geometrica) e personali (Napoli e il Vesuvio). Nel 2018 la sua ricerca artistica lo porta a dipingere piccole tele facenti parte del ciclo delle Geometrie Concrete dove la composizione geometrica evoca scene che gli occhi dell’osservatore possono leggere in maniera realistica.
Nel 2019 da vita, parallelamente, al ciclo delle Geometrie Vesuviane in cui scorci paesaggistici partenopei vengono resi su tela tramite una figurazione che diventa astratta grazie all’utilizzo di poche ed essenziali forme geometriche monocromatiche.
Ed è proprio nel corso del 2019 che prima entra a far parte del gruppo di artisti che ruota attorno alla Galleria Albatros di Parma, poi inizia rapporti di proficua collaborazione con Studio Divulgarti di Genova e Galleria Area Contesa Arte di Roma. Nell’ambito di questi nuovi rapporti artistici e umani prende parte alle sue prime mostre collettive.
Anche il 2020, nonostante le universali difficoltà, è un anno ancora importante per l’artista partenopeo; entra a far parte della squadra di artisti di Singulart, la più importante e innovativa galleria d’arte online; realizza la sua prima mostra personale in Via Margutta a Roma; da vita al nuovo e apprezzatissimo ciclo dei Lighthouse ed infine inizia un rapporto di collaborazione con la storica dell’arte Elisabetta La Rosa che recensisce alcune sue opere nell’ambito della mostre virtuali Sguardi nell’anima (Settembre 2020) e Risveglio (Gennaio 2021) e Back to the roots (Settembre 2021) e che ne cura il suo primo virtual solo show Cromoesplosioni (Novembre 2021). Sempre nel 2021 è presente in due importanti pubblicazioni, l’Annuario Artisti 2021 edito da ArtNow e il catalogo 35×35 Italy Art Project a cura del prestigioso Copelouzous Family Art Museum di Atene.
Nel 2022 espone in permanenza presso Galleria Stefano Simmi di Roma alcune sue opere e partecipa a varie mostre collettive tra cui spicca Frammenti a cura di Elisabetta La Rosa nella magnifica cornice di Palazzo Rospigliosi a Zagarolo. A settembre viene allestita la sua terza personale con una piccola selezione di opere scelte per Armonie del colore presso il Grand Hotel Riolo Terme.